Descrizione
Vignolo Barolo Riserva docg 2018 – Cavallotto
Dal 1928 la famiglia Cavallotto coltiva i vigneti della collina Bricco Boschis. A Castiglione Falletto, nel cuore del Barolo. Nel 1946, appena finita la guerra in particolare la famiglia è tra le prime realtà della zona a vinificare le uve in proprio. Credendoci fortemente nonostante le enormi difficoltà di quei tempi. E così nel 1948 papà Olivio ha messo la prima etichetta Barolo Cavallotto su una bottiglia. Anche lei una creatura di famiglia.
Il 1948 è un anno di svolta: viene ingrandita la cantina e inizia la commercializzazione delle prime bottiglie di Barolo con etichetta Cavallotto. Bisogna aspettare il Barolo dell’annata 1967 per vedere la dicitura Bricco Boschis.
Tutte le viti sono in produzione con il sistema a Guyot classico basso a un capo a frutto. Potatura a 8/10 gemme per il Nebbiolo e 5/7 gemme per le altre varietà, lasciando uno sperone di rinnovo a 2 gemme. Ogni ettaro ha circa 5000 piante. Per la cura del terreno viene utilizzata la tecnica dell’inerbimento spontaneo. La trinciatura della cotica erbosa avviene da 2 a 4 volte all’anno a seconda delle condizioni atmosferiche, e anche il sottofila viene sfalciato a mano. Tutti i lavori stagionali sono svolti a mano. Ad esempio l’erba nei filari viene tagliata e lasciata a formare l’humus. Questo permette un maggior drenaggio dell’acqua evitando il fenomeno d
Informazioni aggiuntive
Peso | 1,5 kg |
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